Nel processo ormai avviato che traghetterà passo dopo passo il sistema economico verso la transizione ecologica, uno dei protagonisti principali sarà l’idrogeno. Basti pensare che la bozza del Recovery Plan prevede per questa alimentazione una parte significativa dei 57 miliardi destinati alla transizione energetica e mobilità sostenibile, ovvero oltre 3 miliardi così suddivisi: la produzione di idrogeno in aree industriali dismesse mediante le cosiddette “hydrogen valleys” (500 milioni); l’utilizzo del vettore nei settori “hard to abate”, cioè con alti costi di riduzione delle emissioni (2 miliardi); la ricerca (circa 200 milioni); e, ultimo ma non da ultimo, la realizzazione di stazioni di ricarica per veicoli e treni (500 milioni).
Proprio questo ultimo punto è il più interessante, considerata la mancanza cronica di infrastrutture nella Penisola per il rifornimento di idrogeno e la sempre crescente importanza che questa alimentazione avrà in futuro per il trasporto pesante e a lungo raggio. È di questi giorni, infatti, la sottoscrizione di un accordo tra Snam4Mobility, società del Gruppo Snam nel settore della mobilità sostenibile, e Wolftank Hydrogen, azienda del Gruppo austriaco Wolftank-Adisa che progetta e realizza impianti di produzione e distribuzione di idrogeno ed energie rinnovabili.
Obiettivo della collaborazione è quello di dare impulso alla mobilità a idrogeno, attraverso la realizzazione di stazioni di rifornimento per automobili, bus e camion. Il memorandum d’intesa firmato stabilisce che le due società avvieranno iniziative di carattere infrastrutturale per abilitare l’utilizzo di idrogeno nel settore trasporti in Italia (e potenzialmente in altri Paesi). La prima iniziativa riguarderà la realizzazione di nuove stazioni di rifornimento lungo l’Autostrada del Brennero (A22), anche se per il momento esiste solo una manifestazione d’interesse delle due società, in risposta alla consultazione dell’Istituto per Innovazioni Tecnologiche (IIT) di Bolzano.
Attualmente, in Italia è attiva una sola stazione di rifornimento pubblica per veicoli a idrogeno, a Bolzano, realizzata nel 2012 con il supporto delle aziende della Piattaforma H2, tra cui anche Wolftank.
Le competenze di Snam acquisite nella filiera dell’idrogeno, anche attraverso la propria business unit dedicata, saranno impiegate nello sviluppo di progetti di mobilità sostenibile, tra cui la realizzazione entro il 2024 di almeno 5 stazioni di rifornimento di idrogeno. Da parte sua, Wolftank Hydrogen prevede una forte crescita del mercato delle stazioni di rifornimento di questo tipo in Europa e nel mondo, perché diversi Stati anche extraeuropei, come Giappone, Cina e California, hanno programmato di avere ciascuno 1 milione di veicoli a celle combustibile (FCEV) in circolazione entro il 2030, con la relativa necessità di infrastrutture di produzione e logistica. Competenze chiave, in questo senso, saranno lo stoccaggio e la gestione di software di processo per compressione, controllo temperatura e dispenser.
La collaborazione tra Wolftank Hydrogen e Snam4Mobility potrà estendersi anche ai mercati di Germania, Austria e Svizzera, così come le due aziende si sono riservate di definire con ulteriori accordi vincolanti il reciproco impegno a combinare le rispettive competenze nel settore tecnologico e infrastrutturale per favorire l’adozione dell’idrogeno come vettore green e rinnovabile per la decarbonizzazione dei trasporti.
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Fonti: Uomini e Trasporti