Saipem, piattaforma tecnologica e d'ingegneria avanzata per la progettazione e la realizzazione d'infrastrutture e impianti complessi e sostenibili, ha di recente dato vita a SUISO. Si tratta di una nuova soluzione tecnologica per la produzione d'idrogeno verde e pulito impiegando l’energia del sole, del vento e del mare e riconvertendo vecchi siti e infrastrutture storicamente votati agli idrocarburi, cioè piattaforme oil&gas giunte a fine vita. Un progetto, insomma, nel segno della transizione energetica che risponde alla crescente domanda d'idrogeno verde.
L’idrogeno verde sfrutta il processo di elettrolisi dell’acqua alimentato da energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili. La sua produzione attualmente è molto costosa, soprattutto se confrontata con quella dell’idrogeno grigio o blu. Tuttavia, secondo gli esperti di Bloomberg New Energy Finance, la diffusione di eolico e fotovoltaico, la progressiva riduzione del costo di produzione dell’energia rinnovabile per tali tecnologie, insieme all’aumento del prezzo della CO2, permetteranno all’idrogeno verde di essere la scelta più competitiva in molti mercati entro il 2030. Per questo motivo la Saipem, forte di un’esperienza pluridecennale nel settore, ha scommesso in maniera decisa sull’idrogeno verde.
SUISO, il cui marchio è già stato depositato presso l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO), integra in uno stesso sistema diverse fonti di energia rinnovabile quali l’eolico galleggiante, il solare flottante e l’energia marina, con l’obiettivo di alimentare, insieme o singolarmente, elettrolizzatori per la produzione d'idrogeno verde installati su piattaforme offshore già esistenti. L’idrogeno verde così generato potrà essere inviato alla sua destinazione finale, mentre l’ossigeno che scaturisce da tale processo potrà essere utilizzato in attività parallele come l’acquicoltura o la produzione di biomassa algale.
«Il marchio SUISO è un esempio della capacità di Saipem di offrire soluzioni innovative e sostenibili per accompagnare i propri clienti nella transizione energetica», ha dichiarato Francesco Caio, Amministratore Delegato del Gruppo. «La soluzione è adattabile a molteplici tipologie di siti marini e alle diverse necessità di produzione. Il know-how maturato nella progettazione e realizzazione d'infrastrutture e impianti tecnologicamente avanzati consente a Saipem di coprire la catena del valore legata alla produzione d'idrogeno verde e di essere un partner strategico nel percorso verso la net zero economy».
Per queste sue caratteristiche, SUISO troverà la sua prima applicazione nel progetto AGNES, l’hub energetico offshore che Saipem, in partnership con QINT’X, intende realizzare al largo della costa adriatica di Ravenna. Si tratta della prima iniziativa di questo genere su larga scala in Italia e in Europa. Il progetto, a regime, conterà 65 turbine eoliche da 8 MW l’una, un impianto fotovoltaico flottante da 100 MW, per una capacità complessiva di 620 MW, e un parco di elettrolizzatori in grado di produrre 4.000 tonnellate d'idrogeno l’anno, un quantitativo cioè sufficiente ad alimentare oltre 2mila autobus a fuel cell.
Fonte: Tio.ch