Inizia a concretizzarsi il progetto avviato nei mesi scorsi da RINA, ABB e Wärtsilä, insieme a Helbio (controllata di Metacon) e al Registro Navale della Liberia, che prevede la possibilità di produrre idrogeno direttamente a bordo nave sfruttando il GNL, con cui alimentare poi la propulsione abbattendo drasticamente le emissioni di CO2 del mezzo.
Il gruppo genovese ha infatti annunciato di aver emesso un Approval in Principle (AiP) per il progetto di una nave cisterna dotata di questo sistema di propulsione, messo a punto dalla società svedese di design navale FKAB Marine Design. Si tratta del primo riconoscimento di questo tipo per un design in grado di rispettare i target di decarbonizzazione IMO 2050 sfruttando soluzioni tecnologiche già disponibili.
GNL e Idrogeno per la riduzione delle emissioni
Il sistema è costituito da un ‘reformer’ fornito da Helbio, in grado di combinare il gas naturale liquefatto stoccato nelle cisterne di bordo con vapore acqueo, per generare idrogeno e CO2. Quest’ultima potrà essere utilizzata come gas inerte nelle cisterne del GNL, oppure liquefatta e conferita a terra in apposite strutture di stoccaggio (quando saranno eventualmente disponibili).
L’idrogeno potrà essere invece utilizzato per alimentare direttamente il motore a combustione interna della nave, oppure un sistema di fuel cell in grado di generare potenza elettrica, o ancora entrambi gli impianti, che sono forniti da ABB e capaci di lavorare in modalità ibrida.
Sarà l’armatore stesso a decidere quanto idrogeno produrre e quindi quale grado di riduzione delle emissioni di CO2 implementare. Grado che comunque può arrivare anche al 100% in caso di un utilizzo del sistema di propulsione in modalità full hydrogen.
Idrogeno fin da subito
“Per raggiungere i target in materia di riduzione delle emissioni di CO2 lo shipping si trova davanti ad un bivio: da una parte l’utilizzo di carburanti fossili con tecnologie di decarbonizzazione che non sono ancora mature, e dall’altra l’utilizzo di fuel zero carbon che tuttavia non saranno disponibili in quantitativi sufficienti prima di molti anni” ha spiegato Antonios Trakakis, Greece Marine Technical Director di RINA. “Questa soluzione consente di utilizzare fin da subito idrogeno come combustibile completamente pulito, senza tuttavia la necessità di dover disporre di una supply chain per il bunkeraggio di questo fuel, il tutto andando anche oltre il target di riduzione delle emissioni fissato dall’IMO per il 2050”.
Fonte: Ship 2 Shore