HESE - Hydrogen Energy Summit&Expo incontra ABB, società tecnologica leader a livello globale nei campi dell’elettrificazione, della robotica, dell'automazione e del motion che opera in oltre 100 paesi nel mondo.
Intervista a Giorgio Savio, Hydrogen Segment - Business Development Manager, ABB Energy Industries Italy
L'idrogeno sta catturando l'immaginazione degli innovatori di tutto il mondo in quanto potenzialmente in grado di aiutarci a raggiungere gli obiettivi climatici, a migliorare l'affidabilità e la resilienza dei sistemi energetici e ad aprire la strada a nuovi modelli di business sostenibili in un futuro a basse emissioni di CO₂. Come si pone ABB in questo scenario?
ABB è tra i maggiori fornitori al mondo di soluzioni per l'industria e per questo assolutamente coinvolta nella transizione energetica.
L’idrogeno è parte integrante di questa transizione. La creazione di una catena del valore, in questo settore, comporta spingere il portfolio delle soluzioni offerte verso quelle che sono le esigenze del mercato per superare, in maniera bilanciata, questa fase di estremo cambiamento.
Ciò non significa solo avere un catalogo di prodotti o soluzioni coerenti con questo scopo, ma anche avere collaborazioni con altre aziende del segmento, essere membri di associazioni – a livello nazionale e internazionale – e partecipare ad eventi fieristici, come HESE (vi aspettiamo allo stand B17 -padiglione 32 - dal 12 al 14 ottobre). Fare squadra con altri attori, parti integranti della supply chain di questo nuovo segmento, ha un unico scopo finale: avere un futuro con le più basse emissioni possibili di CO2.
Quali sono i punti di forza del portfolio ABB che possono fare la differenza?
Lo sviluppo delle tecnologie ad idrogeno avrà un impatto molto forte su diversi settori: industria, energia, acqua, navale e molto altro. All’interno del nostro portfolio abbiamo diverse soluzioni che possono dare valore ai nostri clienti nel loro processo di automazione energetica.
Nello specifico, la divisione Energy Industries di ABB è responsabile della commercializzazione di componistica elettrica, sistemi di automazione e soluzioni digitali volti all’efficientamento energetico.
Il nostro obiettivo è quello di aiutare le aziende sfruttando il potenziale di poter integrare le varie componenti del nostro portfolio ad abbattere i costi di produzione dell’idrogeno. Ad oggi, su un ciclo di vita di 10-15 anni, i costi legati al consumo di energia elettrica necessaria per mantenere in funzione l’impianto di produzione di idrogeno verde, rappresentano più di 2/3 della globalità dei costi. Poter garantire sistemi che massimizzino efficientamento energetico sul lungo periodo è la chiave per poter fare la differenza.
Come le collaborazioni possono supportare lo sviluppo della catena di valore?
La collaborazione è il primo passo, è il collante che può portare ad una vera e compiuta transizione energetica. Solo facendo leva sulle competenze specifiche di ogni attore, incluso quello di ABB, di questo nuovo ecosistema, potremo raggiungere risultati concreti in linea alle aspettative dei governi e, soprattutto, dei cittadini.
È per questo che per garantire il massimo dell’integrazione tra sistemi e componenti, è per noi fondamentale che la nostra tecnologia sia agnostica. Con riferimento al settore idrogeno, ad esempio, questo ci dà la possibilità di collaborare con OEMs che producono elettrolizzatori di diversa natura (AEL, PEM, AEM, SOEC, ect.), EPC contactors, produttori, distributori e utilizzatori finali.
In questo contesto, vorrei infine, ricordare alcune delle due più recenti collaborazioni siglate da ABB. La prima con Hydrogen Optimized che dimostra la complementarità del portfolio. Hydrogen Optimized sta lavorando ad elettrolizzatori di grande taglia e con ABB standardizzerà soluzioni e componentistica elettrica al fine di produrre idrogeno verde su larga scala. La seconda invece con Worley e IBM che, a valle di un lungo processo di selezione, hanno scelto di sfruttare le nostre competenze, combinate alle loro, per raggiungere l’obiettivo comune di proporre impianti standardizzati con i più bassi costi di produzione dell’idrogeno verde.