In Germania ci credono e lo stesso Ministro Federale dei Trasporti, Andreas Scheuer, ha presentato un progetto ambizioso per la produzione e la distribuzione dell’idrogeno destinato ai veicoli elettrici a fuel cell.
L’intenzione è arrivare ad avere entro il 2030 almeno il 30 per cento del trasporto su strada “a emissioni zero” e su questo è stato sviluppato un piano per la progressiva trasformazione degli stessi mezzi e l’adeguamento delle infrastrutture necessarie. Un piano nazionale da oltre quattro miliardi di euro che mira anche a promuovere ed estendere l’utilizzo dell’idrogeno come “fonte energetica” su larga scala.
I principi fondamentali sono tre: produzione di idrogeno in modo “pulito” (non dal carbone o dagli idrocarburi come avviene oggi nella maggioranza dei casi), la distribuzione su tutto il territorio nazionale e un adeguamento della tassazione (tariffe, pedaggi, eccetera) per compensare i maggiori costi rispetto all'uso del gasolio. Il tutto con la consapevolezza che l’iniziativa tedesca da sola non basta e che è indispensabile un atteggiamento comune da parte dell’intera Europa.
Il Gruppo Daimler ha abbracciato l’iniziativa e presentato una intera gamma di veicoli da trasporto con motore elettrico che coprono i principali settori: trasporto locale, autobus, mezzi pesanti a corto e a lungo raggio.
Mentre per le prime categorie la soluzione a batterie è quella più pratica, per i grossi carichi e le percorrenze tipiche dei TIR la sola alternativa concreta è quella della produzione di energia elettrica da fuel cell alimentate a idrogeno e in questa prospettiva ha presentato il prototipo del Mercedes-Benz GenH2 Truck un camion “full size” a propulsione elettrica con autonomia fino ad oltre 1000 km.
Il “cuore” è composto da due gruppi fuel cell da 150 kW ciascuno e una batteria (con capacità di 70 kWh) per il recupero dell’energia e per rispondere alle richieste di potenza di picco.
Il veicolo pesante (classe 40 tonnellate) dispone di due motori elettrici da 230 kW (che possono arrivare a 330 kW) in grado di produrre complessivamente fino a oltre 4000 Nm di coppia per le situazioni più gravose. Le due fuel cell sono alimentate dall'idrogeno contenuto in due speciali serbatoi in acciaio che lo mantengono allo stato liquido a una temperatura inferiore e 235 gradi sottozero.
Il prototipo del GenH2 sarà sviluppato nei prossimi due anni e dal 2023 verrà messo a disposizione di alcuni clienti per i collaudi si larga scala per entrare ufficialmente sul mercato nel 2025.
Fonte: Repubblica