Le opportunità economiche legate all’utilizzo dell’idrogeno nel processo di transizione energetica e le sfide che la filiera nazionale deve affrontare per rispondere ai nuovi modelli di sostenibilità a sostegno dell’economica circolare. Di questi temi si parlerà all’evento: "POTENZIALITÀ DELLA FILIERA DELL'IDROGENO NEL CONTESTO DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA", conferenza internazionale per approfondire le potenzialità dell’idrogeno, che si terrà il prossimo 30 settembre, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma. La partecipazione all'evento è gratuita previa registrazione online al link dedicato (clicca qui per registrarti)
L’evento, promosso da World Energy Council (WEC) Italia e AIDIC - Associazione Italiana di Ingegneria Chimica, è organizzato da Mirumir e parte dalle risultanze dell’Innovation Insights Brief WEC “New Hydrogen Economy – Hope or Hype?” e dal lancio dell’iniziativa mondiale “Hydrogen Global Charter”.
La conferenza, che sarà possibile seguire anche in streaming, è un’importante tappa di avvicinamento a HESE – Hydrogen Energy Summit&Expo – in programma dal 5 al 7 maggio 2021 alla fiera di Bologna.
Marco Margheri (Presidente WEC Italia), Giuseppe Ricci (Presidente AIDIC) e Alberto Dossi (Presidente H2IT) apriranno la conferenza con i saluti di rito. Seguiranno poi un’introduzione dedicata alle politiche e alla regolamentazione nel settore dell’idrogeno cui parteciperanno Gilberto Dialuce, direttore generale della Direzione generale infrastrutture e sicurezza dei sistemi energetici e geominerari del MISE e Stefano Besseghini, presidente dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) con il contributo di Carsten Rolle, Executive Director, WEC Germania.
Il dialogo tra i relatori sarà poi strutturato in tre sessioni che verteranno sulle nuove prospettive per la produzione dell’idrogeno, sulle infrastrutture, trasporto e stoccaggio e sugli utilizzi innovativi dell’idrogeno. Giacomo Rispoli, presidente del Gruppo AIDIC sulla Transizione Energetica e Senior Fellow FEEM afferma: “L'idrogeno è sicuramente una frontiera di ricerca e innovazione nell'ambito della transizione energetica e del percorso di decarbonizzazione. Non esiste un solo tipo di idrogeno: oggi sappiamo che vi sono schemi innovativi di produzione dell'idrogeno rispetto a quello convenzionale da steam reforming: per esempio l'idrogeno verde da elettrolisi prodotto da energie rinnovabili, oppure anche l'idrogeno cosiddetto "circolare" prodotto da riciclo chimico dei rifiuti. Anche l'idrogeno tradizionale, comunque, potrebbe continuare a giocare un ruolo importante purché la CO2 generata venga catturata e stoccata o recuperata per altri utilizzi”. Romano Giglioli, professore ordinario del Dipartimento d’Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni dell’Università di Pisa sottolinea come quella dell’idrogeno sia “una sfida chiave per lo stoccaggio e, seppur con minor criticità, per il trasporto dell'idrogeno, è la sua densità di massa estremamente bassa in condizioni standard”. “Occorre quindi – aggiunge Giglioli – adoperare tecnologie in grado di incrementare la densità energetica, l’energia specifica degli accumulatori e l'efficienza del round-trip, in modo da ridurre i costi specifici di accumulo e quelli relativi alla logistica di movimentazione per quantità discrete. Per il trasporto in modalità continua l’esperienza del trasporto del gas naturale è di base anche per il trasporto dell’idrogeno, naturalmente tenendo conto delle caratteristiche chimico-fisiche della molecola”. Paolo D’Ermo, segretario generale di WEC Italia, dichiara: “Il processo di transizione energetica concordato a livello internazionale con gli Accordi di Parigi richiede una necessaria decarbonizzazione di elettroni e carburanti al 2050. L'idrogeno in molti ambiti come l'industria pesante e i trasporti di merci e persone su lunga distanza, potrà giocare un ruolo importante se prodotto in modo sostenibile e seguendo modelli di economia circolare. Sono già diverse le soluzioni tecnologiche e filiere dell'idrogeno che si stanno sviluppando e nella conferenza di Roma il prossimo 30 settembre ne avremo alcuni esempi”.