L’intervista a Lorenzo Costantini,
Country Manager di Iberdrola Clienti Italia
Transizione energetica: quale ruolo per Iberdrola?
Iberdrola ha anticipato di vent’anni la transizione energetica e attualmente scommette con forza sull’idrogeno verde quale vettore del futuro. Con il suo impiego, settori come industrie chimiche, industria dell’acciaio, industria pesante, aviazione e trasporti potrebbero finalmente avere un impatto ambientale più sostenibile: è la strada da percorrere.
Quali progetti a idrogeno verde già attivi?
Iberdrola ha in cantiere 53 progetti sull’idrogeno verde nell’ambito del programma Next Generation EU. L’impianto in via di costruzione a Puertollano è il fiore all’occhiello del Gruppo. Qui, insieme a Fertiberia, ci impegniamo a produrre ammoniaca verde. L’obiettivo è di sviluppare 800 MW di elettrolizzatori e già da fine 2021 i primi 20 MW entreranno in esercizio. Vi è poi l’accordo siglato con Tmb – Transports Metropolitans de Barcelona – per fornire da questo anno idrogeno verde al parco autobus di Barcellona. Il progetto prevede sino a 5,5 MW di elettrolizzatori, che a regime arriveranno a produrre 400 tonnellate di idrogeno per l’alimentazione di 60 autobus e anche in questo caso il primo modulo entrerà in esercizio entro il 2021 rifornendo i primi 8 autobus a idrogeno.
E in Italia?
Nel nostro Paese abbiamo da poco sottoscritto un protocollo d’intesa con AECOM, Ancitel Energia e Ambiente e Cinque International per lo sviluppo del progetto di riconversione a idrogeno verde della dorsale ferroviaria appenninica che collega Sansepolcro a Sulmona. Un progetto ambizioso, che collega Toscana, Umbria, Lazio e Abruzzo, portando sviluppo in aree soggette a spopolamento e deindustrializzazione. È il primo passo di un percorso che vuole vederci protagonisti, anche in Italia, della transizione verso un modello energetico sempre più verde.